Cari colleghi,
come da programma, Vi inviamo le prime news inerenti il tema della “medicina estetica” all’interno degli studi odontoiatrici.
Lo scorso 26 marzo è stato siglato a Milano il Position Statement sulla medicina estetica in ambito odontoiatrico realizzato tra ANDI e il Collegio delle Società di Medicina e Chirurgia Estetica (CISME) circa la facoltà dell'odontoiatra non medico chirurgo di eseguire terapie anche con finalità estetica sui tessuti molli purchè inseriti nella complessiva analisi clinica del paziente odontoiatrico, e nei limiti consentiti dalla legge 409/85, art.2.
Si tratta di un accordo storico che sancisce un principio di rispetto tra le professioni e la fine, auspicata da tutti, di una querelle sconveniente. Il documento, apre la strada ad un successivo pronunciamento del Ministero della Salute, richiesto sia dalla FNOMCEO che dallo stesso CISME, che dovrebbe definire in modo certo i termini della questione specie per le ricadute medico legali ed assicurative.
In attesa di questo parere esplicitativo su un punto occorre però fare chiarezza: chi fà medicina estetica deve avere un'appropriata conoscenza della materia.
La formazione diventa pertanto elemento da cui non si può prescindere, sia che si voglia operare direttamente sia indirettamente tramite colleghi abilitati. L'odontoiatra deve comunque saper porre diagnosi e proporre il giusto piano di trattamento al paziente che, nel caso di un intervento estetico, deve essere particolarmente edotto sui costi- benefici reali-rischi connessi (sentenza corte di cassazione n 32423 del 1/8/2008).
Al riguardo ANDI Roma, che segue da vicino la problematica, stà preparando un progetto formativo adeguato.
Cordiali saluti
Il Presidente Dott.ssa Sabrina Santaniello
Il Vicepresidente Dott. Gilberto Triestino (Referente Medicina Estetica per ANDI Roma)
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