Cari Colleghi,
la battaglia di "modernizzazione" delle norme sanitarie regionali che ANDI Roma, insieme anche alle altre sigle sindacali e agli Ordini Provinciali, sta portando avanti con forza già da moltissimo tempo, comincia a dare i primi frutti. E' di recentissima emanazione (3 aprile 2014) un Decreto del Commissario ad Acta della Regione Lazio che riapre finalmente la possibilità a tutte le strutture ambulatoriali polispecialistiche, ivi comprese quelle riabilitative, di ottenere l'autorizzazione ad operare in regime prettamente privatistico. Sebbene gli ambulatori odontoiatrici erano già stati esclusi, nel dicembre 2009, da qualsiasi verifica di compatibilità rispetto al fabbisogno complessivo di assistenza da parte della Regione Lazio, tale verifica era rimasta necessaria per tutte le altre attività specialistiche (con pochissime eccezioni). Nel marzo 2010 la Regione Lazio, stimando "sufficiente" il numero di strutture sanitarie ambulatoriali presenti sul territorio, aveva di fatto precluso l'accesso a qualsiasi iniziativa imprenditoriale da parte di che volesse offrire prestazioni sanitarie, se pur in regime esclusivamente privatistico. In questi anni si sono succedute una serie notevole di sentenze da parte del TAR e del Consiglio di Stato, nonché numerose segnalazioni dall'Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, che hanno condannato la Regione Lazio poiché introduceva una restrizione all'accesso del mercato delle prestazioni sanitarie, in palese contrasto con "i principi di concorrenza dell'ordinamento comunitario e nazionale". Come non menzionare poi il contributo della Commissione Albo Odontoiatri, in particolare il suo presidente Dott. Brunello Pollifrone e Dott. Roberto Lala Presidente Ordine Medici, che si sono tanto spesi nel richiedere e ottenere un tavolo di confronto con le istituzioni regionali, sostenendo l'iniziativa di revisione della normativa regionale a partire da una modifica del Regolamento Regionale che seguisse criteri di semplificazione ed effettiva corrispondenza alle esigenze della professione medica-odontoiatrica e, soprattutto, dei cittadini. In attesa dei futuri cambiamenti della normativa regionale, a partire dal 4 aprile scorso le richieste di autorizzazione alla realizzazione di nuove strutture sanitarie e socio-sanitarie (ambulatoriali) in regime privatistico non potranno essere sottoposte a pareri negativi da parte della Regione Lazio se non sulla base di una "valutazione attuale che evidenzi la non corrispondenza della struttura sanitaria con le esigenze di tutela della salute in quell'ambito". Un piccolo grande passo verso la libertà di impresa e la tutela dei pazienti. Per maggiori informazioni è disponibile la nostra segreteria.
Il Presidente Dott.ssa Sabrina Santaniello
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