COMUNE RECEPISCE DEROGA REGIONALE

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Roma, 6 Agosto 2014

Si conclude con il recepimento del Comune
di Roma la vertenza sui cambi di destinazione d'uso 
degli appartamenti per uso studio odontoiatrico

 

fondo4Carissimi Colleghi,

con una direttiva dell’Assessore all’Urbanistica di Roma Capitale On. Giovanni Caudo (Prot. n. 121836 del 5 Agosto 2014), inviata a tutti i Presidenti dei Municipi, il Comune di Roma ha recepito la Circolare Regionale del 14 luglio 2014 con la quale la Direzione Regionale - Area Autorizzazione e Accreditamento - ha fornito una serie di chiarimenti in merito all'attività degli Studi Medici-Odontoiatrici.
Su tutti la deroga alle destinazioni d'uso per gli studi medici-odontoiatrici operanti prima dell'entrata in vigore del Regolamento Regionale n. 2/2007 (in data 11 febbraio 2007)
La nota di Caudo, a cui seguirà un documento di tipo tecnico-amministrativo, invita quindi i Presidenti dei Municipi a dare massima diffusione della circolare regionale “al fine di non trasmettere segnali contraddittori e suscitare inutili allarmismi nella categoria”.
Sono state quindi pienamente riconosciute le questioni poste dalla sezione di Roma della Associazione Nazionale Dentisti Italiani (ANDI) al Comune di Roma relativamente alle richieste inviate da alcuni Municipi della Capitale all’indirizzo di Odontoiatri che, legittimati da una deroga rilasciata dalla Regione Lazio, svolgevano, anche da decenni, la loro attività professionale, per giunta autorizzata in appartamenti destinati ad uso abitativo.

“Si trattava di una situazione tanto paradossale quanto gravissima, nella quale il mancato recepimento di una deroga ribadita dalla Regione Lazio da parte del Comune rischiava di compromettere le attività di migliaia di dentisti e medici romani, dei loro dipendenti e dei pazienti che fanno riferimento a tali professionisti - dichiara la Dott.ssa Sabrina Santaniello, Presidente ANDI Roma - In mesi di confronto quotidiano siamo riusciti a dialogare con le istituzioni regionali e capitoline e a far capire loro la gravità della situazione trovando negli interlocutori che abbiamo incontrato ampia capacità di comprensione e volontà di risoluzione. Siamo molto contenti del risultato ottenuto anche perché in questi lunghi mesi di dialoghi intercorsi, oltre alla preoccupazione dovuta alla consapevolezza della gravità del momento, abbiamo dovuto subire strumentali accuse da parte di alcuni che hanno creato e diffuso inutili tensioni al solo scopo di far fallire le trattative in corso. Naturalmente terremo aggiornati i nostri iscritti non appena sarà resa nota la comunicazione formale del documento suddetto e dei suoi ulteriori sviluppi. ANDI Roma non può che auspicare che questo recepimento porti ad un annullamento totale delle pesanti sanzioni che erano state previste in questi casi”.

Alcuni Municipi Capitolini non avevano infatti riconosciuto valida la deroga regionale dello svolgimento dell'attività come studio professionale nella destinazione d'uso preesistente e avevano intimato a molti dentisti romani l’obbligo di procedere al cambio destinazione d'uso, inviando contemporaneamente denunce di abusivismo edilizio nei loro confronti.
Non solo, a questi rilievi, di natura penale, si accompagnava una sanzione economica retroattiva per i cinque anni precedenti con importi estremamente rilevanti, nell’ordine di centinaia di migliaia di Euro di cui i più penalizzati erano gli affittuari costretti dal proprietario o a dismettere l’attività o ad affrontare contenziosi legali. 

I primi risultati sono arrivati il mese scorso proprio con la nota di protocollo n. 405928 del 14 luglio 2014, con la quale l’amministrazione regionale ha confermato nuovamente la "deroga alla normativa urbanistico - edilizio di livello comunale", consentendo, esclusivamente ai titolari di predetti studi medici-odontoiatrici, di far valere la preesistente destinazione d'uso.
Il mancato recepimento della deroga regionale da parte del Campidoglio aveva obbligato i dentisti al cambio di destinazione da uso abitativo a uso professionale senza considerare sia l’impossibilità, in molti casi, di poter effettuare l'aggiornamento richiesto, data l'incompatibilità del tessuto urbanistico comunale (vedi Norme Tecniche di Attuazione del Piano Regolatore), sia gli enormi disagi economici e gestionali, date le considerevoli cifre economiche per l'oblazione che comunque anche se assolte non avrebbero cancellato la sanzione penale. 

“La stretta sinergia tra Ordine di Roma e ANDI Roma, la principale associazione di categoria professionale dei dentisti, ha consentito di ottenere un risultato fondamentale per la professione medica ed odontoiatrica romana - aggiunge il Dott. Brunello Pollifrone, Presidente della Commissione Albo degli Odontoiatri (CAO) dell’Ordine dei medici di Roma - Abbiamo sostenuto questa trattativa perché si trattava di intervenire sia a favore dei cittadini/pazienti, ma anche del Medico e Odontoiatra che, spesso si vede stretto in pastoie burocratiche che nulla hanno a che vedere con la sua attività principale, che è la tutela della salute del singolo cittadino.”   

Il Presidente 
Dott.ssa Sabrina Santaniello
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