Cari Colleghi,
E’ stata ieri in Senato della Repubblica posta la questione di fiducia al DDL Concorrenza da parte del governo in carica; il testo approvato passerà all’esame della Camera per la definitiva ratifica.
All’art. 57 comma 1 del testo del decreto si legge quanto segue :
“L'esercizio dell'attività odontoiatrica è consentito esclusivamente a soggetti in possesso dei titoli abilitanti di cui alla legge 24 luglio 1985, n. 409, ovvero a società operanti nel settore odontoiatrico in cui il direttore sanitario sia iscritto all'albo degli odontoiatri”
Con tali parole si vanno ad equiparare, ai fini dell’esercizio di una professione, le società commerciali di mezzi e servizi iscritte alla Camere di Commercio, in forza della loro semplice costituzione presso un notaio, ai professionisti iscritti all’Albo degli Odontoiatri, grazie al titolo di laurea e della abilitazione alla professione conseguiti con grande sforzo e passione, cui sono seguiti anni di aggiornamento e di impegno quotidiano.
Il DDL concorrenza, nell’ipotesi di un maldestro tentativo di “liberalizzazione e concorrenza” del settore odontoiatrico, crea non solo un abuso nei confronti di una professione “protetta” ma, soprattutto, mette a rischio la salute orale della popolazione italiana che sarà privata dei riferimenti etici e deontologici che la hanno da sempre tutelata.
L’esercizio in forma societaria, se svolto al di fuori di quanto codificato dalle leggi già esistenti, svilisce il rapporto medico-paziente e priva di ogni significato il concetto di alleanza terapeutica, che sarà trasformato in quello di sola “convenienza commerciale ” fra le parti.
ANDI Roma non è d’accordo con questa decisione legislativa e si impegna a ricorrere ad ogni livello possibile perché possa essere modificata.
Cordiali saluti
Il Presidente ANDI Roma Dott.ssa Sabrina Santaniello
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